Lenti a contatto: cosa sono e come si usano | Nico Caradonna #OtticoDelWeb

#OtticoDelWeb – Lenti a contatto: cosa sono e come si usano

Tendenzialmente metterle per la prima volta è una tragedia… poi non si può più farne a meno!

Le lenti a contatto sono dei veri e propri dispositivi medici che ci aiutano a correggere dei difetti visivi risolvendo un sacco di problemi legati all’usabilità degli occhiali.

Come nascono?

Nel lontano 1508 il grande Leonardo da Vinci osservò che immergendo l’occhio in una sfera contenente acqua, si verificava un cambiamento ottico fra la superficie interna della sfera di vetro e quella esterna della cornea. Successivamente, nel 1636, Cartesio pubblicò “La Diottrica”, un’opera in cui perfezionò l’idea di Leonardo ma spiegò anche che un tubo riempito d’acqua appoggiato sulla cornea, avente una lente all’estremità che sia perfettamente sovrapponibile alla cornea stessa, annulla o riduce le anomalie refrattive dell’occhio.

Quindi… parliamo di parecchio tempo fa.

Come si sono evolute nel tempo?

Le prime sono state le rigide, una vera scoperta per chi aveva problemi con la vista, anche se inizialmente erano davvero troppo costose e molto delicate. Nel tempo sono arrivate le rigide gas permeabili che rispetto alle classiche rigide hanno una struttura leggemente più flessibile e consentono il passaggio di ossigeno per il trofismo corneale. Le più recenti sono lemorbide, molto più comode e versatili, in particolare per chi svolge attività sportiva. Quest’ultime sono caratterizzate dalla presenza, nella loro struttura, di una percentuale di acqua che va dal 36% al 75% circa e dalla permeabilità dell’ossigeno.

Le lenti a contatto sono una comodità a cui sempre più persone ricorrono per correggere difetti della vista: si stima che 120 milioni di persone nel mondo ne facciano uso. Tuttavia, non si tratta di una pratica immune da rischi, spesso poco conosciuti o sottovalutati.

Cosa fare per utilizzarle al meglio?

Ci sono informazioni che tutti i portatori dovrebbero conoscere! Per un utilizzo corretto delle lenti a contatto è necessario seguire un iter preciso, evitando così di esporsi a rischi inutili per la salute degli occhi. In tanti purtroppo acquistano lenti a contatto su internet senza neanche consultare un oculista o contattologo e questo non va per niente bene.

Di seguito qualche piccolo consiglio per usarle bene e trarne i migliori vantaggi:

1. Visita di controllo: la primissima cosa da fare è sottoporsi ad una visita di controllo preliminare da un oculista, per verificare di avere le caratteristiche giuste per farlo e per escludere la presenza di alcune patologie. Portare le lenti a contatto senza sapere nulla della propria cornea e del proprio occhio può portare al non riconoscimento di patologie pre-esistenti. E’ fondamentale sottoporsi a controlli periodici.

2. Esami: i principali sono la microscopia endoteliale con conta delle cellule, il test di Schirmer per verificare la lacrimazione e la topografia corneale. Quest’ultimo esame, fondamentale per la diagnosi di una malattia della cornea, deve essere eseguito nei centri specializzati da personale esperto in patologia corneale e serve a escludere la presenza di alcune patologie come il cheratocono: malattia degenerativa della cornea fortemente invalidante, che può portare al trapianto della cornea.

3. Scegliere il tipo più adatto: ne esistono di morbide, rigide, gas permeabili, notturne e addirittura permanenti. Tra quelle morbide, poi, si può scegliere la durata, che va da giornaliera, a quindicinale/mensile, ad annuale. Il tipo di lente più adatto viene suggerito dal contattologo (il professionista specializzato nella correzione dei difetti di vista mediante l’uso di lenti a contatto) che tiene conto della conformazione dell’occhio, ma anche di alcuni fattori come il numero di ore di utilizzo delle lenti, capacità di manutenzione corretta, ecc.

4. Non indossarle troppo: le lenti a contatto portate quotidianamente per molte ore al giorno (12-15) possono far insorgere una serie di problemi anche piuttosto seri, in quanto l’occhio non ha la possibilità di ossigenarsi. Inoltre molte persone tendono a indossare le lenti la mattina quando si svegliano e a toglierle la sera: questo comportamento è assolutamente da evitare, bisogna prevedere qualche ora con gli occhiali ogni giorno e magari anche dei giorni interi di riposo.

5. Pulizia: ogni lente ha poi bisogno di una pulizia adeguata, differente per ogni tipologia. Ad esempio quelle giornaliere necessitano di una manutenzione minima, di contro però sono realizzate con materiali vulnerabili e che non possono esser utilizzati oltre un giorno. Le altre lenti, sia che abbiano durata quindicinale sia annuale, devono essere conservate con la giusta soluzione e pulite ogni giorno con cura e maneggiate solo dopo essersi lavati accuratamente le mani.

Per concludere vi dico… aprite bene gli occhi su ogni aspetto!
Una pulizia non corretta può portare a una serie di problematiche anche serie, tra cui le più diffuse sono le infezioni quali congiuntiviti (batteriche, virali, da funghi o da parassiti), che, se non diagnosticate per tempo, possono portare a danni corneali permanenti quali infezioni della cornea (cheratiti, ulcere corneali) che in casi ribelli alla terapia medica portano alla perdita della trasparenza della cornea e quindi la necessità di trapianto della stessa. Le lenti a contatto possono provocare anche la semplice intolleranza alle stesse che ne rende impossibile l’uso: essendo un corpo estraneo possono creare una specie di reazione di rigetto da parte dell’occhio.

Quindi amici, usatele, ma prima informatevi e poi usatele correttamente. Per qualsiasi dubbio ricordatevi che l’#OtticoDelWeb è sempre a vostra disposizione! 😉

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Nico Caradonna

Ottico, Ortottista e Blogger. Nel mio negozio sperimento tecniche di marketing per l'ottica e sul mio blog le racconto.

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