Promuovere le progressive sul web? Questione di strategia e conoscenza

La maggior parte degli ottici pensa che attraverso i social si debba mettere in bella mostra solo il pezzo più attraente e colorato dell’ultima collezione di montature appena consegnata in negozio. L’alternativa è l’esposizione dei modelli più in vista nei canali social degli influencer più seguiti. Nessuno però si è ancora chiesto se questo metodo di comunicazione possa essere trasferito e applicato al mondo dell’oftalmica con la stessa efficacia. In altre parole, è possibile promuovere sul web le lenti oftalmiche e migliorarne le vendite? Per aumentare il business delle lenti e creare interesse e curiosità, ad esempio, verso le progressive, è necessario convincersi che non si tratta di un’operazione complicata. Il mondo digitale e il web marketing offrono una serie di opportunità valide anche per spingere tali prodotti, apparentemente meno coinvolgenti per il pubblico che naviga in rete.

Come sempre, tutto parte dalla strategia. Quando un negozio di ottica decide di investire in un segmento specifico, deve avere chiaro sin da subito l’obiettivo finale e la strategia di azione per raggiungerlo. Nel caso delle progressive, è necessario conoscere il pubblico di riferimento e tutto ciò che questo può considerare interessan- te e utile. A partire da tale base è possibile compiere scelte in merito alla realizzazione dei materiali, allo stile comunicativo e ai luoghi virtuali in cui divulgarli. Un sito web, un blog aziendale, un profilo Instagram o una pagina Facebook possono essere usati per obiettivi di divulgazione e di vendita, ma anche per molto altro. La differenza tra uno strumento che produce risultati e uno che invece non ne realizza sta tutta nel metodo di utilizzo. È abbastanza frequente ascoltare, a stagioni alterne, critiche su alcuni mezzi ed elogi su altri. La verità è che tutto funziona solo se si è in grado di capire come e dove avviare alcune azioni. La fortuna di molti è avere la voglia di studiare le dinamiche di alcuni canali, ad esempio i social; quella di altri, invece, di essere affiancati da consulenti lungimiranti e preparati. In entrambi i casi, il successo è assicurato.

Negli ultimi anni, YouTube si è popolato di un numero incredibile di video che spiegano cosa è la luce blu, come ci si può proteggere da quella dannosa e perché oggi è opportuno farlo con urgenza. Nella maggior parte dei casi questi contenuti vengono diffusi da soggetti che con l’ottica non hanno alcun legame, ma sono seguiti da centinaia di migliaia di persone. L’obiettivo di molti è sponsorizzare un prodotto che si vende online, magari neanche in Italia, e che quindi produce un risultato in termini di vendite soprattutto per chi ha studiato la strategia di marketing a monte, a prescindere dalla qualità del prodotto stesso. Se, dunque, oggi si parla sul web di un trattamento antiriflesso con filtro luce blu, ci si può aspettare che in un futuro non troppo lontano si arrivi a pensare di argomentare di lenti e, più specificamente, di progressive, uno dei pochi temi rimasti “di proprietà” degli ottici professionisti. Da questo punto di vista, però, non si può stare troppo sereni, perché nell’epoca in cui viviamo ogni giorno nascono, sia online sia offline, modelli di business funzionali, e vincenti, e ciò potrebbe coinvolgere proprio le lenti oftalmiche. È per tale motivo che bisognerebbe pensare subito e in maniera concreta all’idea di organizzarsi per comunicare argomenti che riguardino le lenti oftalmiche. Questo non significa eliminare o ridimensionare lo spazio dedicato ai trend e alle tendenze in fatto di montature da vista e da sole, ma creare una strategia differenziante per argomenti più tecnici, cui non si è abituati a pensare quando si parla di divulgazione attraverso il web.

Fra l’altro, in questo particolare momento storico, sono le stesse aziende oftalmiche a fare la loro parte, in maniera molto importante. Esistono ottime campagne d’informazione sui temi dell’oftalmica direttamente rivolte al consumatore finale. Per la categoria degli ottici professionisti questa sinergia nel campo della comunicazione potrebbe rivelarsi un ottimo strumento per difendere da un lato un mercato troppo importante per il business e dall’altro guadagnare nuovi pubblici, che attraverso internet è ormai possibile intercettare. Una playlist di video su YouTube, un blog aziendale con una serie di articoli specifici o un canale Instagram con contenuti visuali coerenti sono strumenti sempre validi e nessuno di questi può essere considerato meglio o peggio degli altri. Ogni risultato dipende dalla strategia di azione e dalla visione che si ha in prospettiva perché, come accade off-line, i risultati arrivano con il tempo e solo adottando il metodo più adatto a obiettivi e target.

Per domande, dubbi e curiosità, vi aspetto nei commenti.

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Immagine di Nico Caradonna

Nico Caradonna

Ottico, Ortottista e Blogger. Nel mio negozio sperimento tecniche di marketing per l'ottica e sul mio blog le racconto.

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