Oggi voglio parlarvi di SILMO 2018, un evento speciale che ci permette di entrare ancor più nel mondo dell’ottica, vivendolo e guardandolo in modo differente, quasi magico. Si tratta di una fiera di grande prestigio mondiale che si svolge in diverse location importanti. Quella di Parigi, che si è tenuta dal 28 settembre al 1° ottobre 2018, è decisamente la più bella, anche perché la città si presenta come una cornice perfetta per un simile evento: con il suo fascino incredibile e le sue innumerevoli caratteristiche, da un punto di vista artistico e architettonico, fa sempre la differenza.
Cos’è SILMO 2018? Parliamone!
SILMO è una fiera come poche, ma è anche una grande famiglia. Per farvi immaginare un po’ cosa intendo, basta prendere come esempio i numeri dello scorso anno: nel 2017, SILMO è stata in grado di accogliere oltre 37.337 visitatori, 967 espositori provenienti da 42 paesi diversi e 1326 marchi, distribuiti nei settori della moda, della salute e della tecno-vendita, su una superficie totale di ben 78.500 metri quadri. Insomma, sono numeri che colpiscono. Non siete d’accordo?
Questa 51esima edizione non è stata di certo da meno. Quest’anno poi, per me è stata un’edizione speciale perchè sono stato selezionato come membro della giuria del Silmo d’Or, il premio per il migliore progetto del settore, come unico ottico italiano. Pertanto, per me è stata un’esperienza particolarmente emozionante.
SILMO Paris 2018 si è rivelata nuovamente una fiera incredibile, un’immensa galleria che ha messo in mostra tutti gli ultimi prodotti del mondo dell’ottica. Ci ha dato la possibilità di conoscere le nuove collezioni di occhiali da sole e da vista per uomo, donna e bambino, ma anche di dare uno sguardo verso il futuro. Dopo questa piccola premessa, è arrivato però il momento di raccontarvi la mia esperienza, racchiusa in tutto quello che l’evento mi ha lasciato.
Le prospettive: SILMO guarda sempre al futuro
SILMO 2018 è stato un modo per guardare avanti e per farmi una nuova idea di quello che potrà succedere a breve nel mio settore. In questi pochi giorni di fiera ho potuto dare uno sguardo verso le prospettive future che l’evento ha condiviso con i propri visitatori, attraverso una visione lungimirante del mercato dell’ottica, in particolare grazie a Silmo Next.
Quest’ultimo è stato uno spazio dedicato a quello che vivremo fra qualche tempo. Occhiali, materiali, sistemi innovativi. In altre parole, l’evento ci ha permesso di avere una chiara visione del futuro, come chiave di svolta del nostro presente.
In una parola: avanguardia
Sì, vi ho parlato del futuro, ma c’è molto di più. SILMO Paris 2018 mi ha fatto pensare a quello che abbiamo visto e vissuto nell’ultimo periodo: le mode, le tendenze, le linee delle montature più in voga.
L’idea che l’evento ha trasmesso a tutti i partecipanti è stata quella di interrompere lo stile vintage e retrò, di cui si è abusato abbastanza in questi anni, per proporre nuove opzioni all’avanguardia. Con un pizzico di estremismo, tanta innovazione e una notevole audacia, possiamo iniziare a immaginare e a disegnare nella nostra mente quello che avverrà e quello che possiamo far accadere nella nostra quotidianità di professionisti nel settore dell’ottica. SILMO 2018 ha anticipato quel quanto che basta. Il resto è tutto ancora da scrivere (e creare!).
SILMO Paris 2018 pensa al Local
Si parla spesso di tutte le difficoltà che vivono le realtà locali a causa di un mercato completamente cambiato, dove il web ha scardinato ogni presunta certezza. Tutte chiacchiere da bar: bisogna fare di più, per ottenere di più. Non sarà di certo la digitalizzazione a fermarci. Al contrario, può darci una spinta e aiutarci a capire l’importanza di curare gli ambienti nei nostri negozi, dandoci anche modo di farlo in maniera più semplice e veloce, e con le giuste ispirazioni.
Oggi, questo è un tema di assoluta attualità e necessità. Infatti, esistono attività commerciali che grazie al digitale hanno migliorato le loro performance. Questi negozi hanno semplicemente capito come adeguarsi a questo cambiamento, evitando così l’estinzione. Hanno capito che era necessario salire a bordo e l’hanno fatto come si deve. SILMO 2018 ha certamente dato modo di osservare, riflettere e creare nuovi spunti, per nuovi e migliori inizi.
La visione: SILMO 2018 ha visto il design come un prezioso e immancabile protagonista
È chiaro: il design è ovunque. È nel mondo di tutti i giorni, è nel mondo dell’ottica. È nei negozi e nelle montature, negli elementi e nelle linee che avvolgono gli sguardi. Nonostante questo, non dobbiamo dimenticare che il design può essere molte cose, ma non tutto è realmente design.
L’estrosità non è design. La novità non è design. Il contenuto, anche se di valore, non è design. Per parlare realmente di design, è necessaria l’unicità di un progetto, da cui origina un occhiale in linea con i valori di pura bellezza e usabilità. Questo è autentico design e l’abbiamo visto con i nostri occhi più e più volte, proprio tra le mille sfaccettature di questo particolare evento e, in particolare, durante la valutazione e la premiazione dei progetti proposti.
Ma non dimentichiamoci della ricerca…
La ricerca è l’unica cosa che può dare un senso alle cose e ai prodotti. Saper fare una buona ricerca di occhiali è una dote, perché si basa sui sensi di percezione. Vista, tatto e olfatto raccolgono informazioni che poi consentono di poter raccontare l’essenza di un prodotto. È questo che ha portato alla luce i migliori progetti, sia quelli in corso che quelli che devono ancora diventare letteralmente parte di questo nostro mondo.
…e del futurismo.
Tutto ciò che ci circonda è innovazione. Se puoi pensarlo puoi crearlo. Anzi, forse è già qui.
L’innovazione è stata parte integrante di questa 51esima edizione di SILMO. Era in ogni angolo ed era impossibile non notarla e non apprezzarla. Questo è un altro dei valori trasmessi da questo speciale evento. L’epoca che viviamo è la migliore in assoluto per fare questo lavoro. Mai, prima d’ora, l’ottico è stato agevolato da così tanta innovazione nello svolgere il suo mestiere.
Le mie sensazioni dopo SILMO 2018
Insomma, direi che un po’ avete capito come ho vissuto questi tre giorni intensi e, in particolare, cosa mi hanno lasciato.
Silmo è un evento meraviglioso.
Silmo è un contenitore di idee di valore.
Silmo è soprattutto una splendida esperienza.
Ancora una volta ho potuto portare a casa, ovvero nella mia Ottica Caradonna, una quantità sufficiente di stimoli e progetti. Volete un’anticipazione? Cliccate qui!
Come ogni anno, ho riscontrato una grande capacità di organizzazione, nonostante l’immensità della fiera. È stata un’ottima occasione per incontrare bravissimi colleghi italiani e stranieri, i miei colleghi blogger e, soprattutto, gli occhiali che proporrò alla mia fedelissima clientela.
Oggi, più che mai, è necessario uscire dal proprio seminato e contaminarsi più possibile con menti creative che possano risvegliare la nostra voglia di rinnovare il modo di proporci come professionisti della visione.
Tra l’altro, il Silmo d’Or di questa edizione è stato molto particolare. Ho valutato tutti i progetti con la stessa attenzione e cura, trovando cose davvero meravigliose che, ovviamente, ho votato.
Ci sono stati alcuni progetti che non mi sono piaciuti, ma è giusto che sia così, altrimenti non ci sarebbe una giuria di più persone che esprimono le varie preferenze, da cui scaturisce il vincitore. Ogni Silmo d’Or ha una storia e quella del 2018 la ricorderò come una bella favola, in cui i protagonisti sono stati tutti gli ottici pervenuti da tutto il mondo, che per tre giorni si sono immersi in un mondo incantato, fatto di occhiali belli e giostre stupende del Musée des Art Forains, la location della serata finale di SILMO 2018. Immersi tra giochi d’altri tempi, abbiamo vissuto la cerimonia di premiazione di tutti progetti più votati dalla giuria. Uno spettacolo unico che resterà indelebile nella mia mente.
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