Telegram, la nascita di una nuova frontiera?

A poche migliaia di chilometri dall’Italia il 24 febbraio è scoppiata una guerra che nessuno avrebbe mai pensato accadesse, per quanto fosse nota l’instabilità e la precarietà dei rapporti fra Russia e Ucraina. Come sempre accade in questi casi, l’esplosione di fake news è all’ordine del giorno: si fa fatica a documentarsi perché le informazioni distorte e non fondate seguono lo stesso passo delle notizie certe.

I social network in particolare, ad esempio Facebook e Instagram, sin dall’inizio del conflitto si sono riempiti nelle timeline di contenuti falsi e virali, a tal punto da confondere seriamente le persone. Questa vulnerabilità acclarata inizia a giocare un ruolo importante nelle scelte di chi ha la necessità di comunicare efficacemente e velocemente. Tuttavia, in un momento delicato come questo, stiamo assistendo a qualcosa di nuovo e per certi versi interessante per tutti coloro che analizzano i cambiamenti del mondo digitale.

Il governo ucraino e in generale la sua popolazione hanno scelto come mezzo di comunicazione e divulgazione ufficioso il canale Telegram. Lo stesso presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, parallelamente alla divulgazione di videomessaggi tramite la tv e il proprio account Twitter, lo ha utilizzato. E non solo lui: le persone che hanno voluto documentare direttamente cosa succede in quella terra hanno privilegiato quello che sembra il canale più semplice e affidabile per l’informazione libera.

Gli strumenti digitali hanno quindi avuto un ruolo importante anche in questa guerra, facendo segnare un netto cambiamento rispetto a ciò che si era vissuto nei conflitti precedenti. I fondatori di Telegram, tuttavia, non avrebbero mai immaginato di diventare così noti in una situazione tanto difficile. Recentemente, infatti, si era verificata una serie di problematiche legate all’impiego improprio di questo strumento, che in realtà non dipendevano dai fondatori, bensì dagli utenti che ne avevano fatto un utilizzo non corretto, veicolandovi fake news.

Se usato in modo adeguato, su Telegram è possibile trovare numerose risorse utili per ogni tipo di esigenza. Nel prossimo numero di questa rubrica verrà proposta una serie di canali utili al professionista ottico, affinché possa liberamente accedere a notizie e percorsi di aggiornamento che il metodo Telegram offre.

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Immagine di Nico Caradonna

Nico Caradonna

Ottico, Ortottista e Blogger. Nel mio negozio sperimento tecniche di marketing per l'ottica e sul mio blog le racconto.

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