Tutti voi conoscete Twitter, non è vero? Sicuramente sì. Infatti, si tratta di uno dei social media più utilizzati nell’epoca attuale. Ma serve davvero per l’ottico?
Negli anni, ho avuto modo di provare, osservare e studiare questa piattaforma, ma anche di imparare dai maestri del settore. Ho letto, ho fatto ricerche e, alla fine, sono arrivato a una conclusione.
Twitter funziona, ma funziona meglio per il professionista
Mi spiego subito. Se osservate il social dei cinguettii, vi accorgerete come funzionano meglio i profili dei professionisti, rispetto a quelli delle attività. Chiaramente, questo non vale per le grandi aziende conosciute in tutto il mondo, per i programmi televisivi e per tutte quelle organizzazioni ben note. Infatti, in questo caso, una persona le segue quasi in automatico, proprio perché le conosce bene e da tempo.
Nello specifico, parlo del professionista e della sua attività: dell’esperto SEO e della sua agenzia, del parrucchiere e del suo negozio, del carpentiere e della sua ditta… dell’ottico e del suo negozio di ottica.
Osservando, ho notato che se una persona avvia un profilo professionale, ma personale, e uno sul suo negozio, e più impersonale, il successo va al primo profilo (se attivo e tenuto bene, chiaramente) e quasi mai al secondo.
Perché accade questo?
Semplicemente perché il social è più adatto al professionista, piuttosto che alla sua azienda. Nasce per “twittare” piccole frasi, opinioni, pillole di saggezza, consigli e link interessanti da cliccare al volo. Non permette invece di impostare un profilo in modo simile alla fanpage di Facebook, né tantomeno di creare una vera e propria vetrina virtuale. Sì, ci possiamo provare, ma sarà tutta un’altra cosa, anche perché su Twitter si tende di più a leggere i tweet in bacheca, piuttosto che visitare i singoli profili.
In base a questi dettagli, con il tempo, i tanti professionisti si sono adeguati e, anche se hanno due profili, sfruttano di più quello personale. Lo usano per seguire gli altri e per restare aggiornati sulle notizie del proprio settore, sulle novità e sui passi fatti da coloro che hanno intrapreso la loro stessa carriera.
In più, interagiscono e condividono le loro consapevolezze ed esperienze, in maniera da rafforzare il proprio personal brand e da acquisire una notevole autorità e visibilità relativamente agli argomenti che trattano. Questo permette loro di creare un network con altri professionisti, sempre utile per crescere e per imparare, ma anche di farsi notare da nuovi potenziali clienti.
Twitter per l’ottico o per il negozio di ottica? È opportuno fare una scelta
Quando si tratta di social media marketing, ci sono tante attività da portare a termine, fattori da considerare e aggiornamenti da non perdere. Questo significa che per sfruttare un social al meglio e ottenere validi risultati dal suo utilizzo, servono impegno, pazienza, tempo e attenzione. Di certo, non possiamo dedicarci allo stesso modo a tutti i profili: dobbiamo fare una scelta!
Quest’ultima richiede però di fare alcune prove, utili per capire cosa funziona di più e cosa meno, per poi dare la precedenza a determinate attività piuttosto che ad altre.
In base a questo ragionamento, usando Twitter, osservando l’andamento delle mie attività e di quelle di altri professionisti e aziende, ho capito che questo social è uno dei canali più utili per restare aggiornati su ogni argomento. Quindi, lo uso più volentieri come professionista, in quanto mi offre più risultati e opportunità, e non come negozio.
L’ottico moderno ha l’obbligo di aggiornarsi ed essere al passo con le notizie di settore (e non solo). Pertanto, può affidarsi a Twitter, proprio perché questo social si rivela uno dei migliori mezzi di informazione per i professionisti. È ottimo per farsi conoscere e per interagire. Il profilo per il mio negozio, invece, lo lascio agli altri social!