Personal branding, tutti gli strumenti utili

Nel numero precedente di questa rivista abbiamo evidenziato che il personal branding si presenta come una serie di strategie che, una volta attuate, permettono a un professionista di promuovere se stesso e gli consentono di far conoscere al pubblico di riferimento le proprie competenze ed esperienze. Ecco perché il personal branding risulta molto utile anche all’ottico moderno. Al giorno d’oggi sono disponibili numerosi strumenti per fare personal branding nel modo giusto, alcuni dei quali nascono per attività offline, mentre altri funzionano solo sul web: è consigliabile usare tutti quelli a disposizione in una strategia ben calibrata e bilanciata. Tuttavia, considerando le esperienze vissute nel recente periodo di lockdown e la propensione sempre maggiore a utilizzare internet, dallo shopping all’intrattenimento, ad esempio, questa è l’epoca in cui appare davvero importante avere un occhio un po’ più attento a ciò che offre il digitale, che può garantire una marcia in più.

Così come per il lancio di un nuovo negozio non si può prescindere da una strategia che preveda l’uso di canali digitali per diffondere le notizie, allo stesso modo per il lancio (e il mantenimento) del personal branding dell’ottico moderno risulta necessario considerare il canale digitale e tutti gli strumenti che offre. Ciò che serve prima di tutto è un luogo virtuale da cui far partire ogni comunicazione, con un nome che identifichi l’ottico moderno. Può essere il proprio nome, quello della propria insegna o quello scelto per il sito web o per il blog, oggi fondamentale come centrale di controllo per la strategia di personal branding. Il blog consente, infatti, di condividere idee, metodi di lavoro e soprattutto il racconto di se stessi. Grazie al blog è anche possibile promuovere la figura dell’ottico come professionista in una precisa area geografica e raggiungere un particolare pubblico di riferimento. Esistono tecniche per comunicare solo a determinate persone sensibili a certi argomenti, in una specifica geolocalizzazione: ciò che consente di farlo è la produzione di contenuti mirati, ad esempio i video e i podcast, accompagnati da una strategia di distribuzione non casuale messa a punto da un esperto di advertising.

Ogni strumento di personal branding va usato sempre con personalità. Ciascuno dovrebbe studiare e conservare nel tempo un proprio stile comunicativo che può esprimersi nel modo di scrivere un articolo sul blog o un post sui social, con layout grafici che identificano foto e brani musicali o jingle di sottofondo per i video. Avere uno stile e mostrarlo con una certa continuità contribuisce a fortificare l’identità del proprio personal branding e a stabilizzare un posizionamento preciso sul mercato, differenziandosi dai concorrenti. La strategia di personal branding, quindi, può essere estremamente utile e sinergica a quella del punto vendita. Non solo: una buona reputazione si riflette in maniera positiva anche nei rapporti con i fornitori. Spesso l’ottico ha difficoltà nel confrontarsi in fase di negoziazione con alcuni di loro, accettando condizioni a volte discutibili. Se il personal branding funziona, questo problema può ridimensionarsi se non addirittura annullarsi, perché le dinamiche cambiano ed è il fornitore a cercare l’ottico, non il contrario.

Parallelamente al lavoro online, esistono diverse attività offline che contribuiscono al miglioramento della reputazione dell’ottico professionista. È vero che in questo momento storico l’attività digitale merita un po’ più di attenzione, ma ciò non può escludere una serie di riflessioni da riservare all’ambito offline. Quando una persona, presumibilmente un potenziale cliente, si affaccia in negozio per la prima volta, è necessario accoglierla nel migliore dei modi. Questo non riguarda solo gli aspetti empatici di un rapporto, bensì tutti quei punti di contatto che possono trasmettere serietà e stile riconoscibile. Un esempio concreto? Il bigliettino da visita e l’abbigliamento, se curati nei minimi dettagli, potranno sicuramente rafforzare l’idea di professionalità che un potenziale cliente può costruire nella propria mente.

Gli strumenti per il personal branding sono, dunque, molteplici e possono essere scelti in base agli obiettivi che ci si pone. Non è importante utilizzarli tutti, ma è fondamentale seguire accuratamente quelli scelti. Il lavoro di personal branding non ha una fine, è qualcosa che si amplia con lo sviluppo della figura dell’ottico e lo accompagna nelle migliori esperienze di crescita professionale e di business.

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Nico Caradonna

Ottico, Ortottista e Blogger. Nel mio negozio sperimento tecniche di marketing per l'ottica e sul mio blog le racconto.

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